
Le Alocasie: 7 consigli per non avere più problemi
C'è chi le ama e c'è chi le odia, le nostre care Alocasie sono belle e dannate e continuano a far disperare tanti plant lovers.
Andiamo ad analizzare alcuni punti e trarne 7 consigli pratici per gestirle al meglio!
Il fusto delle Alocasie
L'Alocasia è una pianta rizomatosa, questo significa che nasce da un rizoma. Quest'ultimo rappresenta la sua parte più delicata, che deve essere assolutamente protetta dall'eccesso d'acqua.
È quindi importante che la base dei fusti delle Alocasie non venga ricoperta eccessivamente con il substrato ma, al contrario, è necessario che sia più libera possibile. Il mio consiglio è quindi di liberare il fusto dall'eccesso di substrato, scavando delicatamente con le mani attorno al rizoma.
Osserviamo gli steli
È importante ricordare che le Alocasie possiedono steli succulenti, questo significa che c'è riserva d'acqua, motivo per il quale non è idoneo esagerare con le bagnature o bagnare a cadenze "prestabilite".
Come bagnare l'Alocasia?
Il processo meno traumatico per annaffiare un'alocasia è senza dubbio per sub-irrigazione. In questo modo, la sua parte più delicata (il rizoma menzionato sopra) non verrà infastidita. Può essere quindi immersa in un contenitore con dell'acqua, lasciandola per circa venti minuti.
Quando bagnare le Alocasie
L'Alocasia va bagnata a substrato completamente asciutto, senza alcuna pietà! Non abbiate timore di lasciarla asciutta più a lungo, non è mai un problema (o meglio, un errore da mancanza d'acqua è sempre recuperabile!) Al contrario, troppa acqua può innescare il marciume radicale e non è affatto facile regredire.
Tra l'altro, quando L'Alocasia ha sete, curva leggermente le foglie verso il basso. Questo è un piccolo trick che può essere d'aiuto!
Come coltivarle e quale substrato utilizzare per le Alocasie?
L'Alocasia può essere coltivata principalmente secondo due modalità.
- Coltura in suolo: è necessario utilizzare solo inerti, evitando il terriccio che crea facilmente compattamenti, eccessi d'acqua e quindi marciume. L'Alocasia mix è ideale, pensato su misura per loro.
- Coltura semi-idroponica: è ideale per gestire le bagnature con facilità, evitando l'apprensione costante! Può essere utilizzata l'argilla oppure il Pon.
Il 90% dei problemi con le Alocasie dipendono proprio da un'errata gestione delle bagnature, e dunque dall'eccesso d'acqua e dal marciume radicale.
Clima tropicale
Le Alocasie prediligono un clima caldo e umido, necessario per mantenersi in salute. Non sono affatto tolleranti al freddo! Sono sensibilissime alle basse temperature. Quindi, come possiamo "ricreare" un ambiente simile al loro habitat naturale?
La nostra salvezza saranno le piccole serre, o qualsiasi altro piccolo ambiente chiuso e raccolto (facilmente creabile con un telo) che possa trattenere calore e umidità, da monitorare con un piccolo termoigrometro così da poter tenere sempre sotto controllo le condizioni ambientali.
Le Alocasie e i cambiamenti non vanno d'accordo
È inoltre importante tenere a mente che le Alocasie non tollerano bene i cambiamenti, che possono generare facilmente traumi. Un cambio brusco di temperatura, di luce o di substrato, può far andare in tilt le vostre Alocasie. Andarci piano e con delicatezza è la chiave, bisogna procedere per step e lasciare che si abituino pian piano.
L'ideale è combinare tutti i fattori insieme, senza sottovalutarne nessuno. Vi assicuro che le vostre Alocasie diventeranno molto più simpatiche!
Plant lover, adesso che sei pronto, ecco alcune delle nostre preferite per mettere in pratica i consigli!